La città di Prato ha caratteri che rimandano fortemente al suo passato industriale. Anche una breve passeggiata attraverso le sue vie permette di scorgere immediatamente uno dei suoi aspetti più peculiari. Questo aspetto è dato dalla presenza diffusa di ciminiere che, come un segnale che svetta verso il cielo, rimandano direttamente al manufatto e alla realtà produttiva di cui sono solo il segno più tangibile. Un segno tangibile che è già di per se stesso segnale e indicazione forte. Il percorso proposto vuole riprendere nelle forme e nel significato questa presenza naturale nel panorama cittadino. I totem, i segna luogo, sia di inizio/fine percorso che di indicazione intermedia non sono che la riproposizione degli elementi iconici, totemici, già presenti nel tessuto urbano. Il totem stesso si fa interprete della natura cittadina, con un elemento di riflessione ulteriore. Oltre al colore del totem, che richiama il laterizio della ciminiera (dato dall’uso del corten), alla sommità degli elementi di inizio/fine percorso, si riprendono gli ornamenti delle cime delle ciminiere connotandoli e declinandoli a motivo tessile, richiamando così ulteriormente e rafforzando il legame all’ambiente e al periodo storico industriale della città di Prato.
La comunicazione di prossimità permette una comunicazione bidirezionale: quando due device (initiator e target) dialogano tra loro attraverso una rete peer to peer, entrambi possono inviare e ricevere informazioni. Il protocollo individuato può essere realizzato direttamente tramite un chip precompilato o tramite l'uso di una scheda che sfrutta le porte delle schede SD o micro SD e viene posizionato all'interno del totem.
La comunicazione di prossimità consente di portare il percorso fisico su un livello interattivo /web.
La tecnologia scelta consente la georeferenziazione del visitatore sul territorio di Prato grazie al semplice passaggio degli ultimi modelli di smartphone (dotati di Contact-less) sul totem di MUOVO.
L’utente potrà anche direttamente pagare i biglietti dei musei o delle istituzioni private che prevedono dei ticket.
Il percorso vede l’utilizzo di totem modulari in acciaio corten (in allegato scheda tecnica del materiale) che consentono di individuare i punti di maggior interesse lungo il tragitto.
I moduli sono stati concepiti in base alla migliore visibilità per il visitatore adulto e bambino (la componente testuale per i più piccoli è posizionata lateralmente, come evidenziato in tavola 2). Ogni modulo è formato da un elemento tecnologico e/o una componente testuale di contenuti che evidenzia, in sintesi, il percorso reale.
Il percorso virtuale assiste quello reale attraverso il sistema tecnologico evidenziato che consente di georeferenziarsi sul luogo e di pagare direttamente da smartphone e tablet i biglietti di tutto il sistema culturale del comune di Prato.
La connessione Contact-Less permette di inserire un semplice chip precompilato all’interno del totem senza possibilità di vandalizzare il componente multimediale: il QR code, ad esempio, deve essere obbligatoriamente esposto e se danneggiato con semplici graffi o agenti atmosferici, diventa inefficace e inutilizzabile.
I totem sono dotati, sotto il profilo energetico, di una batteria interna che approvvigiona le componenti elettriche di illuminazione (tutte le scritte vengono retroilluminate grazie alla fascia di led posizionate all’interno della struttura) che possono rendere il percorso segnaletico autonomo dalla rete elettrica generale del Comune.
Particolare attenzione è stata riportata anche per la fase costruttiva della segnaletica: i moduli rispettano il peso massimale da posa per uomo, come da normativa (25 kg) e i totem interi possono essere ancorati a terra per una migliore tenuta statica.
Crediti
Credits
Progetto di Wayfinding/Wayfinding design: spettrostudio + arch. Michela Biancardi
Consulente archeologia ind./Consultant ind. archaeology: dott. Francesco Antoniol
Rendering: spettrostudio