L'intervento di recupero riguarda un abitazione rurale situato nelle campagne del medio Friuli. L'immobile rispecchia il modello dell'edificio in linea, generato dall'aggregazione di cellule abitative minime sino alla saturazione del lotto. La condizione strutturale impone il risanamento della muratura in sasso nella porzione di casa in linea, l'annesso, che invece versa allo stato di rudere, verrà demolito e sostituito con un volume ad un piano in cemento.
L'intervento mira a costituire un'unica unità abitativa mediante l'unificazione delle cellule originali, mantenendo comunque l'aspetto formale dell'organismo. Esigenze normative impongono l'adeguamento della quota dei solai alle altezze minime. Questa operazione comporta la demolizione dei solai e la ricostruzione ad una quota più elevata con la conseguente perdita di spazio nel piano sottotetto. Per ovviare alla perdita di un intero piano si è deciso, in accordo con la genesi formale dell'organismo edilizio, di inserire una nuova cellula abitativa minima che ospita la zona notte. Il nuovo volume sarà costruito e rivestito in legno, si discosta dalle pareti laterali in modo da permettere una migliore illuminazione del piano sottostante.
Crediti
Credits
Progetto architettonico/Architectural project: spettrostudio + arch. Ottavia Pirazzini